
Paola Generali: "Per liberare tutto il potenziale del digitale è necessario un intervento coordinato delle istituzioni"
Cagliari, 30 gennaio 2025
Il mercato ICT in Sardegna mostra segnali di crescita più marcati rispetto alla media nazionale, evidenziando un quadro dinamico e promettente con il 38,2% di imprese sarde che prevede di aumentare il proprio budget Ict nel 2025 (contro una media nazionale di 30,1%). I dati emergono dall'Assintel Report 2024 sul digitale, presentato oggi a Cagliari nel corso di un evento organizzato da Assintel e Confcommercio Sardegna, che ha visto la partecipazione di istituzioni, imprese e stakeholder locali.
Le imprese sarde si distinguono in Italia per una maggiore propensione all’aumento del budget ICT e per una più spiccata familiarità con tecnologie emergenti, in particolare l’intelligenza artificiale. In Sardegna, la percentuale di aziende che ha aumentato il proprio budget ICT nel 2024 rispetto all’anno precedente raggiunge il 33,2%, superando la media nazionale del 26,8%. E sono ancora di più quelle che prevedono di aumentarlo ulteriormente nel 2025 (38,2% contro una media nazionale di 30,1%). Questo dato conferma l’interesse delle imprese locali per l’innovazione tecnologica come leva strategica per la competitività.
Anche il dato relativo alla riduzione del budget ICT è inferiore rispetto al resto del Paese: appena il 4,3% contro il 7% nazionale. Tuttavia, permangono criticità legate a ostacoli territoriali e al bisogno di arricchire le competenze digitali.
Tecnologie emergenti: Sardegna protagonista nell’intelligenza artificiale
Le aziende sarde dimostrano una maggiore familiarità con tecnologie come il cloud e l’intelligenza artificiale rispetto alla media italiana. In particolare, l’adozione dell’AI è in forte crescita, trainata dalle Pmi dell’ICT locali che si dimostrano early adopter, testando e implementando per prime queste soluzioni innovative.
Il 7,6% delle imprese sarde dichiara, secondo i dati dell’Assintel Report 2024, di applicare in modo integrato l’AI nei propri processi, contro l’1,8% della media nazionale.
Ostacoli locali e carenza di competenze
Nonostante i progressi, in Sardegna il contesto territoriale viene percepito come un freno alla digitalizzazione. Il 24% delle aziende sarde, contro una media nazionale del 19,9%, si è sentita ostacolata dal contesto territoriale e l’84,6% (contro una media nazionale del 68,7%) avverte la necessità di arricchire le competenze digitali interne.
Crescita strategica per un Made in Italy Digitale più inclusivo
Il mercato ICT della Sardegna si inserisce in un panorama nazionale che nel 2024 ha raggiunto un valore complessivo di 42,4 miliardi di euro, con una crescita del +4,1% e una previsione di crescita del +4,6% nel 2025. Le imprese utenti continuano a investire in modo crescente nel digitale: nel 2024 per il 27% di loro la spesa in innovazione è in crescita e per il 62,2% stabile. Solo il 7% dichiara una frenata. Migliora anche la percentuale di imprese completamente analogiche: sono solo 45.000, il 2,9% su totale, contro l’8,5% dello scorso anno.
Il cloud e l’intelligenza artificiale sono le tecnologie emergenti con prestazioni migliori. Dal punto di vista delle PMI ICT, esse sono early adopter: le testano e le utilizzano per prime, per poi immetterle nella loro offerta sul mercato.
Un appello alle istituzioni
«Il dinamismo delle imprese sarde è un segnale positivo, ma per liberare tutto il potenziale del digitale è necessario un intervento coordinato delle istituzioni, a livello locale ma anche nazionale – commenta Paola Generali, presidente Assintel –. La Sardegna, con il suo tessuto di micro, piccole e medie imprese, può diventare un modello per l’innovazione, ma servono più risorse, incentivi e iniziative per colmare il divario digitale e superare i limiti strutturali del territorio».
«I dati dell'Assintel Report 2024 dimostrano che la Sardegna sta diventando un esempio di innovazione nel mercato ICT, grazie alla forte propensione delle nostre imprese verso il digitale e l'adozione di tecnologie emergenti come l'intelligenza artificiale – dichiara Agostino Cicalò, vicepresidente Confcommercio Sardegna - Lo sviluppo tecnologico, in particolare l'AI, può avere un impatto trasformativo sul nostro territorio, creando opportunità per settori strategici come turismo, agroalimentare, manifattura e artigianato, aiutandoci a superare le sfide strutturali. Tuttavia, è fondamentale rafforzare le competenze digitali e rimuovere gli ostacoli territoriali, in particolare i limiti logistici imposti dalla insularità. Come Confcommercio Sardegna, siamo impegnati a collaborare con le istituzioni per favorire questa trasformazione, convinti che il digitale possa rendere la nostra economia più competitiva, inclusiva e sostenibile”.
“Con le attuali prospettive di mercato rispetto ai temi dell’ICT, come Confcommercio Regionale abbiamo ritenuto necessario supportare l’eco sistema sardo delle Start Up e PMI Innovative con l’apertura della sezione Assintel Sardegna - aggiunge Salvatore Brichetto, dirigente di Confcommercio Sardegna - ci poniamo come interlocutore per le istituzioni e aziende del settore al fine di promuovere le corrette azioni di suggerimento per le politiche d’innovazione che la Regione e gli enti sardi in generale porranno in essere nei prossimi mesi ed anni , un esempio per tutti il recente documento di programmazione PRS Sardegna FESR 21/27”.
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