Strategia di difesa cyber nell’industria 4.0

Strategia di difesa cyber nell’industria 4.0

A cura di Piergiuseppe Delfino

La crescente interconnessione digitale delle aziende e la dipendenza sempre maggiore dalla tecnologia pongono una sfida critica alla sicurezza informatica interna. In un’epoca in cui le minacce cibernetiche sono sempre più sofisticate, è imperativo che le organizzazioni sviluppino e implementino strategie robuste per proteggere i propri dati e sistemi. Oggi il blocco di parziale o totale delle funzionalità informatiche di qualsivoglia azienda comporta rischi di divulgazione di dati riservati, perdita del business, oltreché ripercussioni sulle catene clienti/fornitori che potrebbero essere coinvolti negli incidenti informatici.

Un elemento fondamentale di una solida strategia di cybersecurity è la consapevolezza del personale. I dipendenti devono essere formati regolarmente sulle minacce cibernetiche, sui metodi di attacco più comuni e sulle pratiche di sicurezza delle informazioni. Questo contribuisce a ridurre la probabilità di cadere vittima di attacchi di phishing o di altre tattiche di ingegneria sociale ed in generale di attacchi che sfruttano gli utenti. Si veda la NIS2 direttiva europea che punta a rafforzare la sicurezza informatica nell’UE. Entrata in vigore il 17 gennaio 2023, la direttiva dovrà essere recepita dai singoli Stati membri entro il 17 ottobre 2024.

Definire e comunicare chiaramente le politiche di sicurezza è cruciale così come fare comprendere esattamente quali sono i rischi del mancato rispetto. Queste politiche dovrebbero coprire l’uso appropriato delle risorse informatiche, le password robuste, l’accesso ai dati sensibili e le procedure in caso di violazione della sicurezza. Un’implementazione rigorosa di queste politiche contribuirà a creare una cultura di sicurezza forte all’interno dell’organizzazione ma tutto passa per una accettazione di una postura più rigida che deve essere necessariamente comunicata dalle figure apicali dell’azienda.

Mantenere tutti i sistemi e software aggiornati è essenziale per rimediare alle vulnerabilità di sicurezza note. I criminali informatici spesso sfruttano falle di sicurezza in software obsoleti o non aggiornati, pertanto, garantire aggiornamenti regolari riduce significativamente il rischio di attacchi. Implementare rigorosi controlli degli accessi per garantire che solo le persone autorizzate possano accedere a determinati dati o sistemi. L’adozione di approcci come il principio del privilegio minimo può limitare l’estensione delle potenziali violazioni. Non di meno un sistema di monitoraggio continuo (o eventualmente un SOC ove possibile e/o necessario) è essenziale per identificare tempestivamente comportamenti anomali o attività sospette. L’uso di strumenti avanzati di analisi dei log e di intelligenza artificiale può aiutare a individuare potenziali minacce prima che causino danni significativi.

La perdita di dati può avere conseguenze devastanti, sia a livello personale che aziendale. Incidenti come guasti hardware, attacchi informatici, errori umani o catastrofi naturali possono comportare la distruzione irreparabile di informazioni critiche. Un backup regolare assicura che i dati siano duplicati e archiviati in modo sicuro, offrendo un meccanismo per recuperare rapidamente le informazioni perse. Gli imprevisti sono inevitabili, ma la capacità di ripristinare rapidamente i dati può fare la differenza tra un breve contrattempo e una crisi prolungata. I backup consentono di recuperare le informazioni essenziali in tempi brevi, riducendo al minimo i tempi di inattività e contribuendo a mantenere la continuità operativa. Ad oggi le piattaforme di backup offrono forme ibride e delocalizzate per ridurre qualsivoglia rischio derivante anche da conflitti geopolitici anche introducendo protocolli “immutabili” che garantiscono quindi i backup esenti da qualunque evento ransomware.

Gli attacchi ransomware sono sempre più diffusi e pericolosi. I criminali informatici cifrano i dati dell’utente o dell’organizzazione e richiedono un riscatto per rilasciarli. Con backup regolari, è possibile ripristinare i dati senza cedere alle richieste degli attaccanti, garantendo la sicurezza dei dati senza finanziare attività criminali. Un sistema di backup affidabile contribuisce a garantire l’integrità dei dati nel tempo. Il deterioramento dei dati a causa di errori fisici o logici può essere mitigato con una strategia di backup ben gestita, garantendo che le informazioni conservino la loro qualità originale nel corso del tempo.

In molte industrie, esistono normative e leggi rigide che richiedono la conservazione sicura dei dati per un determinato periodo. L’implementazione di backup regolari aiuta a soddisfare tali requisiti normativi, riducendo il rischio di sanzioni legali e proteggendo l’organizzazione da possibili conseguenze negative. Nonostante tutti gli sforzi, nessuna organizzazione è immune da violazioni della sicurezza. Pertanto, è vitale avere un piano di gestione delle crisi ben definito. Questo piano dovrebbe delineare chiaramente i passaggi da seguire in caso di violazione, compresi i processi di notifica, le azioni correttive e la comunicazione con le parti interessate siano clienti che fornitori che Enti.

La cybersecurity interna richiede un approccio olistico che coinvolga il personale, le politiche, la tecnologia e la pianificazione per la gestione delle crisi. Solo attraverso una combinazione di consapevolezza, preparazione e azioni preventive, le organizzazioni possono sperare di difendersi efficacemente dalle sempre crescenti minacce cibernetiche. Investire nella sicurezza informatica interna non è solo un imperativo tecnologico, ma un elemento chiave per garantire la continuità e la fiducia nell’era digitale.

Infine una sorta di team “militare” che si sappia relazionare con Enti quali il CSIRT Italia istituito presso l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) rende imperativo il dialogo tra Aziende che dovessero essere colpite da eventi maligni al fine di identificare i responsabili e attivare opportune misure di contenimento per evitare l’espandersi delle contaminazioni.

In conclusione l’attivazione precoce delle misure di cybersecurity anche attraverso automi oggi costituiti dalla I.A. contribuisce a ridurre i costi associati alle violazioni della sicurezza. Investire in cybersecurity fin dalle fasi iniziali di un progetto o di un sistema permette di risparmiare risorse finanziarie e reputazionali a lungo termine. Una costante e corretta valutazione del rischio esportando in modo leggibile e trasversale a tutta l’azienda rende partecipi e sensibili tutti gli attori sul tema.

I tre punti, principali, per i prossimi anni per rendere più sicuri i nostri sistemi e prevenire il diffondersi di eventi malevoli saranno quindi:

  • Responsabilità delle Aziende e dei singoli
  • Rischio, valutazioni, impatti sul business
  • Collaborazione, con Enti, Aziende ed in generale con i normali partner