Fisco, Legautonomie: su local tax scelte condivise con Comuni

Filippeschi: Evitare operazioni di mera facciata (askanews) - Firenze, 13 feb 2014 - Sulla Local tax servono scelte piu' meditate e meglio condivise con i comuni. Lo afferma Marco Filippeschi (Pd), sindaco di Pisa e presidente di Legautonomie, nella relazione di apertura del congresso dell'associazione in corso a Firenze. Il principio del riordino - dice - e' condivisibile: l'unificazione in un unico tributo dell'insieme di imposte e tasse che gravano sulla casa e' una proposta storica di Legautonomie, che obbedisce a criteri di autonomia, semplificazione ed efficienza della riscossione locale. Evitiamo pero' operazioni di mera facciata come nel caso della Imposta Unica sugli immobili, che in realta' nascondeva tre imposte e si e' tradotta in un'operazione dalla caratteristiche fortemente regressive. Ma e' la riforma del catasto, che occorre accelerare, la vera architrave di ogni futura strutturazione dell'imposizione immobiliare locale. Una riforma non piu' rinviabile, senza la quale e' impossibile riportare equita' fiscale nella tassazione degli immobili e quindi anche nell'applicazione nella futura local tax. Per quanto riguarda la riorganizzazione dei Comuni, per Legautonomie, occorre guidare una riforma dal basso con l'obiettivo, noi lo diciamo da tempo, di costruire un robusto modello istituzionale di base, dotato di robuste basi imponibili e in grado di fare massa critica, di superare le inefficienze delle piccole dimensioni per quelle funzioni e per quei servizi che necessitano di una gestione in ambiti dimensionali piu' ampi. Anche qui si sono compiuti troppi pasticci normativi e la proroga all'obbligo della gestione associata non deve essere un alibi per rinunciare al processo riformatore. Bisogna partire dalle esperienze virtuose esistenti, dalla diffusione dei modelli virtuosi, che vanno opportunamente incentivati per dar vita a un processo di auto-riforma. Afe