Cgil: Pil torna a livelli precrisi da 2026, lavoro solo da 2031

Crescita irrealizzabile se non con nostra proposta Piano lavoro (askanews) - Roma, 13 feb 2014 - Con i ritmi di crescita calcolati, si tornerebbe ai livelli precrisi di crescita solo nel 2026 e di occupazione nel 2031. Lo afferma uno studio dell'ufficio economico della Cgil sulle previsioni macroeconomiche diffuse in questi giorni dai principali istituti nazionali ed internazionali, impegnati a ricalcolare le stime di crescita nel nostro paese alla luce di alcune variabili esogene (quantitative easing, flessione del prezzo del petrolio, svalutazione dell'euro, riduzione dei tassi d'interesse). La Cgil, a proposito di queste stime, parla di incauto ottimismo per l'anno dopo. In particolare, lo studio evidenzia che nonostante le ripetute previsioni ottimistiche della Banca d'Italia, confermate dalll'ultimo bollettino economico (gennaio 2015), con i ritmi di crescita calcolati, si tornerebbe ai livelli precrisi di crescita solo nel 2026 e di occupazione nel 2031. E anche analizzando le ancor piu' rosee stime del Centro studi di Confindustria, diffuse a fine gennaio, al Pil italiano, esaurita la spinta esogena, mancherebbero comunque 4,7 punti percentuale per tornare ai livelli precrisi, da realizzare nel 2017-2018, cioe' nell'arco della presente legislatura. Una crescita irrealizzabile secondo la Cgil se non attraverso un Piano del Lavoro come quello che gia' abbiamo avanzato. Cos