Calzaturiero, al via Micam, produttori preoccupati crisi russa

Dal 15 al 15 febbraio, produzione sotto i 200 mln di paia (askanews) - Milano, 13 feb 2014 - Parte il 15 febbraio in Fiera Milano Rho theMICAM, l'appuntamento divenuto punto di riferimento assoluto per gli operatori del mondo delle calzature. Quattro giorni di sfilate, moda e business con 1.516 espositori, di cui 629 stranieri, su una superficie espositiva di oltre 67 mq. Un evento internazionale che conferma anche per questa edizione numeri importanti, segno che e' riuscita a mantenere saldo il suo ruolo leader a livello mondiale per il comparto moda calzature e ad essere un'eccellenza italiana capace di attirare i migliori operatori da tutto il mondo, ha affermato Cleto Sagripanti, presidente theMICAM, presentando l'edizione 2015. In questi quattro anni di crisi fortissima molte aziende hanno chiuso e molte hanno aperto - ha detto Sagripanti - con un forte turn-over. La produzione e' tornata sotto la soglia critica di 200 milioni di paia, addirittura sotto il livello del 2009. Ma a preoccupare gli operatori del settore, ha spiegato il presidente di Assocalzaturifici, e' la situazione di tensione tra Ucraina e Russia: in caso di evoluzione negativa potrebbe iniziare un nuovo ciclo sfavorevole perche' La Russia e' il mercato di riferimento. La questione politica ci passa sopra la testa ma speriamo capiscano che non e' piu' tempo di guerra. Per noi - ha detto Sagripanti - e' molto importante tornare a vendere scarpe in Russia. I dati preconsuntivi del 2014 stimano una produzione che arretra a 197 milioni di paia in contrazione del 2,5 PERCENTO rispetto al dato dell'anno precedente, sebbene si conferma una piccola crescita in valore (+0,3 PERCENTO ) che fa sfiorare un fatturato settoriale complessivo di 7,5 miliardi di euro. Dopo la crisi di fine 2008, che aveva portato la produzione sotto la soglia critica delle 200 milioni di paia prodotte in Italia (198 milioni nel 2009), il settore aveva iniziato un lento ma progressivo recupero, che aveva avuto una battuta di arresto nel 2012, ritornando in basso alla soglia critica (198,5 milioni paia) e facendo segnare un secondo scalino negativo. Nel 2013, grazie soprattutto alla crescita delle esportazioni extra-UE, il settore si era di nuovo riportato oltre quota 200 milioni, ma i preconsuntivi del 2014 offrono un nuovo quadro negativo, confermando una stima della produzione addirittura sotto i livelli del 2009. (segue) Mda