DECRETO 17 GIUGNO 2014: TUTTE LE NOVITÀ CHE SEMPLIFICANO LA CONSERVAZIONE SOSTITUTIVA

E’ stato pubblicato l’atteso Decreto 17 giugno 2014 (con entrata in vigore il 27 giugno 2014) inerente lemodalità di assolvimento degli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici ed alla loro riproduzione su diversi tipi di supporto.

Il decreto abroga e sostituisce il previgente DMEF 23 gennaio 2004, rendendo la conservazione elettronica delle fatture e dei documenti fiscalmente rilevanti estremamente più semplice.

Tra le più importanti novità introdotte dal decreto troviamo:

  • l’abrogazione dell’obbligo dell’invio della Superimpronta all’Agenzia delle Entrate (tale incombenza sarà sostituita da un flag sul modello Unico)
  • l’abrogazione del termine di 15 giorni per la conservazione delle fatture, che dovrà essere completata entro il termine di tre mesi dalla scadenza prevista per la presentazione della dichiarazione annuale
  • il pagamento dell'imposta di bollo avverrà in un'unica soluzione, entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio e non dovranno più effettuarsi le comunicazioni preventive e consuntive finora richieste

come illustrato sul sito di ANORC, Associazione Nazionale per Operatori e Responsabili della Conservazione Digitale.
Considerata l’entrata in vigore del Decreto a metà anno e quindi ad esercizio 2014 abbondantemente iniziato, siamo in attesa di una possibile circolare dell’Agenzia delle Entrate che chiarisca l’impatto della nuova normativa sull’esercizio in corso (ad esempio, l’abrogazione o meno della superimpronta già per l’anno 2014).

Con la pubblicazione di questo decreto si punta ad incentivare ulteriormente l’adozione di soluzioni di fatturazione elettronica, già obbligatoria dal 6 giugno 2014 per le prime amministrazioni, e anche alla luce delle semplificazioni introdotte dalla recente Circolare n. 18/E del 24 giugno 2014, che specifica come la natura "elettronica" sia data non dal formato di creazione, ma da quello con cui il documento viene spedito e ricevuto. Inoltre, viene precisato chi sia tenuto a rispettare i requisiti previsti, la possibilità di differire la fattura anche in caso di prestazioni di servizi, e le circostanze in cui si può emettere la fattura semplificata.

 

I commenti sono chiusi.