Position Paper 2023: le proposte di Assintel per il Governo

Comunicato stampa

Digitale, le proposte di Assintel per le MPMI:
da incentivi, bandi e appalti, all’istruzione “serve visione coesa per la transizione digitale. Ci mettiamo a disposizione delle istituzioni”

I dati e le proposte contenute nel Position paper 2023 presentato da Paola Generali in Senato

Roma - Adottare politiche specifiche per le micro, piccole e medie imprese, per favorirne il finanziamento e l’accesso nella PA; aumentare la digitalizzazione della Pubblica amministrazione; favorire e rafforzare la concorrenza tutelando le MPMI e rimettendo mani ad alcune norme sugli appalti; rimodulare gli incentivi fiscali per le aziende modellandoli sulle specificità delle piccole e medie imprese. E, infine, intervenire sul sistema scolastico per incentivare la creazione di professionisti dell’innovazione. Queste le cinque macro proposte avanzate da Assintel Confcommercio durante la presentazione, in Senato, del Position paper e dell’Assintel Report 2023 sul mondo del digitale.

Cinque aree di interesse all’interno delle quali l’associazione dispiega una lunga lista di proposte che rivolge, come stimolo, al mondo politico e istituzionale, mettendosi al servizio delle istituzioni. “E’ necessario adottare una visione strategica ampia e coesa per affrontare la Trasformazione Digitale, coinvolgendo il settore privato, la politica e il sistema educativo al fine di sfruttare appieno il potenziale economico e sociale che essa offre - ha detto la presidente, Paola Generali - per questo Assintel è disponibile a condividere le competenze delle proprie imprese digitali con le istituzioni al fine di sviluppare politiche efficaci”.

Made in Italy digitale

Per Assintel “per promuovere l’ecosistema del Made in Italy digitale è essenziale riconoscere nel settore la predominanza di micro, piccole, medie imprese e startup innovative e adottare politiche che tengano conto delle loro esigenze specifiche”. L’Associazione avanza diverse proposte di politiche da mettere in atto a tal fine:

  • Rivedere i bandi di finanziamento per Ricerca e Sviluppo prevedendo la possibilità di ottenere garanzie dirette e finanziamenti dai 20mila euro in su.
  • Facilitare l’accesso delle MPMI nella Pa suddividendo le gare pubbliche in lotti più piccoli, agevolando al contempo la formazione di reti di impresa nel settore dell’Ict.
  • Prevedere l’elaborazione, da parte dei Agid (sentite imprese, istituti di ricerca e associazioni) di linee guida sulla sostenibilità digitale (visto che il settore digitale oggi contribuisce al 4% delle emissioni globali di gas serra e questo potrebbe aumentare all’8% entro il 2033).

Digitale e pubblica amministrazione

"La digitalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni centrali e delle Pubbliche Amministrazioni locali - sottolinea Assintel - è fondamentale per la trasformazione del Paese. Questo processo comprende tecnologie, regolamenti e soprattutto cambiamenti organizzativi e culturali". Per questo obiettivo Assintel propone:

  • L’adozione di un modello Hybrid Cloud, che coinvolga sia infrastrutture Cloud nazionali qualificate che Data Center regionali e provinciali, garantendo ridondanza e sicurezza.
  • La creazione di una rete di piccoli fornitori qualificati che siano punto di riferimento sul territorio, posto che le micro e piccole imprese digitali locali costituiscono oltre il 90% delle imprese ICT italiane.
  • Sviluppare una rete di formazione digitale per le amministrazioni locali al fine di supportare la trasformazione tecnologica e dei processi.

Appalti e concorrenza

“La promozione della libera concorrenza nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) all’interno della Pubblica Amministrazione - sostiene Assintel nel Position paper - è essenziale per migliorare l’efficienza, favorire l’innovazione e ottimizzare l’uso delle risorse pubbliche”. Per questo l’associazione propone:

  • Una norma che, per tutelare le MPMI dall’abuso delle grandi imprese, preveda che tutte le transazioni di pagamento ai fornitori siano segnalate al Ministero dell’Economia e delle Finanze, includendo informazioni essenziali come date di emissione, pagamento e IBAN utilizzato e che nel caso in cui vi siano irregolarità del Duro per tre trimestri consecutivi, il Mef avvii procedure di crisi aziendale e la decadenza degli organi amministrativi.
  • Una normativa che tuteli le imprese che adottano i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) più rappresentativi.
  • Che le MPMI non siano soggette a condizioni di pagamento superiori a 60 giorni dalla data di fatturazione.
  • Garantire l’applicazione adeguata delle normative nazionali e europee relati- ve alla concorrenza nei mercati digitali e all’interoperabilità dei sistemi basati su cloud.
  • Porre attenzione sulle implicazioni dell’European Cybersecurity Certification Scheme for Cloud Services (Eucs), che potrebbe danneggiare micro, piccole e medie imprese, e adottare un approccio regolamentare che promuova l’innovazione e la libera concorrenza senza penalizzare le aziende che provengono da fuori Europa.

La transizione digitale per le PMI

Per Assintel è “essenziale che gli incentivi fiscali siano progettati considerando le specifiche dimensioni e situazioni finanziarie delle piccole imprese". Per farlo Assintel propone di:

  • Agevolare l’innovazione attraverso bandi con contributi a fondo perduto, che coprano almeno il 60% dell'investimento, con rendicontazione semplificata entro 30 giorni e per progetti di almeno 10.000 euro e durata massima di 1 anno; crediti d’imposta in base alla dimensione dell’impresa; aumento almeno al 50% del recupero fiscale su tre anni per le attività di Ricerca e Sviluppo; riconoscimento di premi alle aziende che collaborano con Associazioni di Categoria o Digital Innovation Hub (DIH); accelerazione dei controlli preventivi per la spesa.
  • modificare la normativa per consentire alle aziende vincitrici di bandi di ottenere immediatamente il 100% della parte a fondo perduto dell’investimento da una banca, garantito dallo Stato. E rivedere il criterio di valutazione del merito creditizio, basandolo sul progetto anziché sulla società richiedente.
  • Includere nei bandi anche la formazione aziendale e coprire le spese per consulenza per lo sviluppo della strategia di digitalizzazione e
    Innovazione e per l’acquisizione di hardware, software, servizi cloud e SaaS.

Competenze digitali

Ultimo pacchetto di proposte di Assintel riguarda la formazione di profili professionali adeguati alle esigenze delle imprese, che oggi scarseggiano. Per Assintel “risulta necessario intervenire concretamente sul complessivo sistema scolastico, in ogni suo ordine e grado, al fine di colmare il gap” e per questo per l’Associazione di Confcommercio serve:

  • Modificare l’offerta formativa della scuola pubblica per includere maggiori percorsi orientati alle discipline Stem e avviare iniziative di sensibilizzazione a queste discipline; potenziare i Licei Scientifici e gli ITIS con indirizzo tecnologico aumentando il numero di classi del 50% rispetto all’attuale programmazione.
  • Creare un fondo per lo sviluppo di programmi formativi in collaborazione con le aziende; introdurre la possibilità di erogazione delle lezioni da parte di esperti aziendali a partire dal quinto anno scolastico,
  • Promuovere partnership tra aziende, in particolare PMI, e facoltà universitarie scientifiche. Individuare inoltre percorsi di lauree triennali verticali al fine di disporre di laureati specializzati e disponibili sul mercato del lavoro già dopo tre anni di studi universitari.