Crescita 2.0 ce l’ha fatta.

14/12/2012 - Approvazione dell'Agenda Digitale: “un buon primo passo, ora la politica faccia gli altri passi necessari per rendere concreto lo sviluppo digitale del Paese”

Milano, 14 dicembre 2012. Il decreto Sviluppo bis è passato, e con esso l’Agenda Digitale: il mondo dell’imprenditoria digitale è soddisfatto, ma non esaltato. E tira un sospiro di sollievo, dopo i timori legati alla bagarre della fine anticipata della legislatura. Finalmente anche l’Italia inizia a colmare un gap diventato ormai imbarazzante: ora anche noi abbiamo una cornice strategica entro cui sostenere lo sviluppo dell’Innovazione come chiave abilitante della nostra competitività.

“Perdere il treno che ci lega ad Horizon 2020, l’Agenda Digitale Europea, sarebbe stato fatale”, commenta a caldo Giorgio Rapari, Presidente di Assintel, l’associazione nazionale di Confcommercio  che rappresenta tutte le imprese ICT.
“L’Agenda Digitale è certamente incompleta, ci sono poche risorse e tanti legacci che ne vincolano l’attuazione ad ulteriori provvedimenti politici e amministrativi, come ad esempio la nomina per tempo del direttore dell’Agenzia Digitale. Gli imprenditori si aspettano ora i passi più importanti, quelli operativi. E ci aspettiamo risposte concrete su questi temi: maggior attenzione alla semplificazione digitale nei rapporti fra burocrazie e imprese, incentivi all’e-commerce e all’Innovazione nelle piccole imprese, rapido sviluppo della banda larga (indispensabile per lo sviluppo del cloud e del mobile), sostegno al credito delle imprese ICT che producono Innovazione, sgravi fiscali a chi investe nel know how e nel capitale umano”.

Per informazioni

Andreas Schwalm
Resp. Comunicazione
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