Primavera fredda per l’IT italiano: è di nuovo crisi.

16/04/2012 - L’Assintel Report anticipa i trend dell’anno: primo trimestre a -2,9%, occorre investire sull’economia digitale. La flessione è del -2,9% rispetto all’ultimo trimestre 2011, ma il differenziale è più ampio confrontandolo con il primo trimestre di un anno fa: -6,2%. Se la dinamica depressiva continua, l’anno si chiuderà in rosso (-3,7%.)

Milano, 16 aprile 2012. In pieno trend di contrazione economica generale, i numeri del mercato IT ricalcano una situazione in peggioramento ormai dal secondo semestre dello scorso anno. Il primo trimestre 2012 decresce del -2,9% rispetto all’ultimo trimestre del 2011, e il confronto con il medesimo periodo dello scorso anno segna un -6,2%. Il segno rosso a distanza di un anno colpisce prima di tutto l’Hardware (-8,7% rispetto al primo trimestre 2011), seguito dal comparto Servizi IT (-7,6%) e infine dal Software (-3,2%). Uniche note positive significative il Cloud Computing (+43,8%) e il segmento tablet/smartphone (+12,3%).
Dal 2008 si sono persi quasi 3 miliardi di euro: tanto vale la crisi per l’Information Technology italiana.

Come sempre il nostro Paese non è stato capace di sfruttare le dinamiche anticicliche legate all’Information Technology, intrappolato in logiche tattiche, purtroppo necessarie, di taglio dei costi” commenta amareggiato Giorgio Rapari, Presidente di Assintel. “Eppure intravedo nel binomio Monti-Passera una vision nuova, ben rappresentata dall’attenzione dimostrata dal Governo verso l’Agenda Digitale”. Continua Rapari: “In attesa di politiche strutturali di medio periodo, sono un deciso sostenitore del motto “chi fa da sé fa per tre”, perché il mercato non può attendere i tempi e le incertezze della Politica. E allora alle nostre imprese serve affinare la capacità di riconoscere e cavalcare i trend latenti dell’economia digitale, per fare Innovation Technology: penso all'enterprise mobility, al cloud, al mondo social, all'information security management. Questa è la salvezza per la nuova IT, che si contrappone sempre più all'IT tradizionale, legata a prodotti e servizi ormai consolidati e proprio per questo pienamente allineata al dumping delle tariffe professionali, alla contrazione della Domanda classica, al loop dei tagli interni con il conseguente depauperamento dei propri talenti".

Se analizziamo i dati in un’ottica di trend, ciò che risulta evidente è il declino della spesa nel medio periodo. Rispetto all’ultimo trimestre del 2011, l’Hardware segna un -9,7% e archivierà l’anno con tutta probabilità confermando tale cifra. Il comparto Servizi IT segna un -0,3% che peggiorerà fino ad una previsione del -3,8%, afflitto da un surplus dell’offerta e dalle basse tariffe professionali; il Software, unica nota leggermente positiva, è stabile nel primo trimestre (+0,2%) e potrebbe chiudere l’anno con un +0,8%.

Il comportamento dei segmenti di mercato seguirà una linea di contrazione generalizzata, guidata dalla Pubblica Amministrazione, dall’Industria e dal Commercio-Distribuzione-Servizi. Si prevedono note leggermente positive solo per i segmenti Assicurazioni, TLC-Media e Consumer.
Infine continuerà la contrazione della spesa in Innovazione per le micro e piccole imprese (si stima rispettivamente un -16,7% e un -11,6%), mentre le imprese Top e le Medio Grandi dovrebbero riuscire a mantenere posizioni meno negative (-1,5% e + 0,5% rispettivamente). Non è un caso che questi segnali positivi arrivino proprio da quelle imprese che costituiscono il Made in Italy innovativo che investe in competitività e qualità, responsabile dell’attivazione di nuovi progetti di sviluppo dell’IT e soprattutto del risultato positivo dell’export nel 2011 (il saldo commerciale non energetico segna un avanzo di 37 miliardi di euro, oltre 15 miliardi in più rispetto al 2010).

"La trasformazione dell'IT si fa strada inesorabilmente pur tra le difficoltà del momento. Persone, amici, famiglie usano strumenti come tablet, smartphone e social media per decidere in chi riporre fiducia, dove andare, cosa comprare e perchè. Imprese e società civile usano gli stessi strumenti per essere più presenti e vicini ai loro clienti”, commenta Alfredo Gatti, managing partner di Nextvalue, che ha realizzato la ricerca.
Per gli operatori dell'IT è il momento di ripensare al valore dei propri clienti, di creare nuovi modelli operativi, di trarre nuovi vantaggi competitivi. La sfida è farlo velocemente e capire quanto tutto ciò può portarci lontano".

Il progetto Assintel Report 2012 – Anticipazioni è stato realizzato con il contributo di GESP e ORACLE.

Per informazioni

Andreas Schwalm
Resp. Comunicazione
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