Digitale, Assintel: bene garanzia futuro SACE, sostegni cruciali per PMI e sistema Paese

Il commento di Generali alla nuova partnership Sace con Unicredit e Intesa SanPaolo

Digitale, Assintel: bene garanzia futuro SACE, sostegni cruciali per PMI e sistema Paese

Raggiunto uno degli obiettivi contenuti nel Position paper Assintel 2023. Ora si lavori su altri quattro punti strategici per l'innovazione

Roma, 10 gennaio 2024

“È un’ottima notizia il rafforzamento della partnership tra Sace e Unicredit e Intesa SanPaolo per la nuova Garanzia Futuro, con cui si darà un ulteriore impulso alla digitalizzazione e internazionalizzazione delle nostre imprese”. Lo dice in una nota la presidente di Assintel-Confcommercio, Paola Generali, commentando l’operatività del nuovo programma Garanzia Futuro di Sace, che potrà coprire, nella misura del 70%, i finanziamenti erogati dalle due banche alle imprese italiane, incluse le PMI, di importi in linea capitale compresi tra un minimo di 50 mila e un massimo di 50 milioni di euro e con una durata di massimo 20 anni.

“Nel nostro Position Paper 2023, presentato a ottobre in Senato - sottolinea la presidente di Assintel - tra le azioni cruciali da mettere in campo per la transizione digitale c’è proprio la promozione di accordi con le banche per anticipare finanziariamente gli investimenti in digitale delle aziende. Accogliamo questo risultato come un primo passo importante per sostenere le micro, piccole e medie imprese, che ne costituiscono la stragrande maggioranza, e auspichiamo altri interventi di sostegno, perché la mancanza di liquidità è il loro principale ostacolo, anche quando vincono bandi con incentivi che vanno anticipati prima di cominciare e non solo rimborsati a progetto finito”.

“Ora che si è smarcato un punto essenziale che avevamo portato all’attenzione del Governo – conclude Paola Generali -  c’è spazio per lavorare anche sugli altri 4 punti indicati nel nostro Position Paper come strategici per l’innovazione e la crescita dell’intero Paese: il sostegno alla ricerca e sviluppo nel Made in Italy Digitale, un mercato ICT della Pubblica Amministrazione più equo e non sbilanciato sulle big tech, la creazione di una rete cloud ibrida che valorizzi i fornitori locali, ed infine una riforma del sistema scolastico e universitario che riesca a incentivare la formazione di quelle competenze digitali che le imprese richiedono per restare concorrenziali”.

 

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