Long wave: l’onda lunga del Made in Italy digitale

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29/05/2013 - 230.000 aziende, 900.000 addetti e una crescita costante, nonostante la crisi.
Questo il mondo della nuova impresa digitale.
Che ora AssintelDigitale censisce e racconta,
per dare il suo contributo all’innovazione del Paese

 

Milano, 29 maggio 2013. Sono tante, preparatissime e all’avanguardia. E’ l’onda lunga del Made In Italy digitale, 230.000 imprese innovative che cavalcano l’onda della modernità e permettono al nostro Paese di restare connesso con l’evoluzione globale.

Sono nuove aziende “native digitali” e imprese già da tempo attive ma nuove nello spirito e nell’approccio alla tecnologia, che operano a cavallo di molti settori come il Software, la Consulenza informatica e aziendale, i Servizi Web, il Marketing e la Comunicazione, il Database management, l’ingegneria, la R&S, il Design, le produzioni multimediali e il digital entertainment.
Sono piccole imprese, in media con 4 addetti, ma a livello societario già evolute: il 40% sono società di capitali.
Sono imprese in crescita (+1,6% nel 2012) e che assumono (+1,3%), nonostante la crisi: sono 900.000 gli “addetti” regolari e una galassia di collaboratori atipici e partite IVA altamente skillati.
Lombardia e Lazio sono le Regioni a più alta concentrazione (24% in Lombardia e 11% in Lazio), fanalini di coda il Molise e la Basilicata.

Questi i primi dati che emergono da LONG WAVE, la prima ricerca mai realizzata prima d’ora sulla galassia della nuova impresa digitale. Con questo progetto, ASSINTELdigitale vuole capire chi sono e come lavorano, con quali competenze e in quali mercati operano, con quali problemi si confrontano ma soprattutto di cosa hanno bisogno per crescere ed emergere: perché sono la punta di diamante della ripresa economica del Paese.

E proprio questo è emerso nel primo Focus Group territoriale, tenutosi a Milano il 27 maggio.

Gli imprenditori hanno le idee chiare su quali sono le criticità in questo Paese: burocrazia, lavoro, formazione, credito d’imposta, nuovi format finanziari, banda larga, cultura digitale.
Nello specifico: "eccessiva complessità burocratica e sacche di incompetenza digitale dell’apparato amministrativo pubblico, troppa pressione fiscale sul lavoro e troppo poca flessibilità, mancanza di un vero ruolo di sostegno da parte delle banche, carenza di infrastrutture di banda adeguate alla nuova economia del web, difficile trasferimento della cultura digitale, ed infine formazione inadeguata nei percorsi scolastici e spesso mal finanziata nei bandi di finanziamento e nelle start up".

Le proposte per l’associazione sono altrettanto nette.
Una chiara presa di posizione in ambito politico, per far sì che vengano avviate strategie utili e competenti di sostegno all’economia digitale. Prime fra tutte un riordino dei bandi di gara pubblici, troppo spesso sbilanciati verso la grande impresa e valutati da commissioni tecnicamente dalla dubbia competenza, un Ente super partes che supporti le start up digitali, spesso “camei tecnologici” senza strategie che diano loro prospettive sviluppo, e infine strutture territoriali che aiutino le imprese a gestire la complessità burocratica dei bandi, a cui spesso non accedono perché non possono distogliere risorse preziose dal loro lavoro quotidiano.
All’interno di quest’azione politica, si sollecitano sgravi fiscali per la formazione delle skills digitali e soprattutto prevedere che nei bandi di finanziamento sia rimborsata anche la formazione.
Ed infine l’accento è posto sul networking, e qui il ruolo dell’associazione è decisivo: creare un sistema di dialogo domanda-offerta intercategoriale, che permetta una diffusione di cultura digitale utile per la crescita dei molti settori ancora “analogici” che rischiano di perdere il treno della competitività.

Questa è stata la prima fase di una ricerca a tutto campo, realizzata con la collaborazione dello Studio Giaccardi e Associati. Il secondo step, più corposo perché basato su un’analisi qualitativa, sarà presentato ad inizio luglio in un grande evento nazionale.

Nel frattempo l’appuntamento è sul nuovissimo blog http://longwave.assintel.it, per raccontare le proprie esperienze imprenditoriali e fare network coi protagonisti del nostro Made in Italy digitale.

Per informazioni
Andreas Schwalm
Resp. Comunicazione
andreas.schwalm@assintel.it - tel. 02.7750.548