Antitrust su conservazione informatica

No ad accordi tra Pubbliche Amministrazioni in grado di violare la concorrenza:
vittoria per le aziende del settore

L’Antitrust ha inviato all’ANCI e a diverse pubbliche Amministrazioni Locali un richiamo al rispetto della disciplina della concorrenza e degli appalti nel settore della conservazione e archiviazione informatica: una vittoria che segue un pressing ferrato, operato grazie a varie associazioni e studi legali, per tutelare il settore da storture ormai ai limiti della sopportabilità.

agcomA questo link il documento completo (da pagina 16). Ecco il passaggio più significativo: “’Autorità ritiene opportuno evidenziare che, sebbene rientri nelle facoltà di una pubblica amministrazione l’adempimento dei compiti ad essa attribuiti attraverso moduli organizzativi che non prevedano il ricorso al mercato esterno per procurarsi le prestazioni di cui necessita, la scelta di far fronte alle proprie esigenze attraverso lo strumento della collaborazione con altre amministrazioni non può rimettere in questione gli obiettivi principali delle norme comunitarie in materia di appalti pubblici, vale a dire la libera circolazione dei servizi e l’apertura alla concorrenza non falsata in tutti gli Stati membri”.

Il nodo, nello specifico, è relativo alla possibile irregolarità di condotta di alcuni soggetti partecipati da enti pubblici e poli archivistici regionali, che eludendo in alcuni casi la normativa sulle procedure aperte di selezione del contraente e fornendo servizi al di fuori dei limiti territoriali, in cui sarebbero tenuti a operare alla luce delle norme che li istituiscono, agivano ledendo i principi di concorrenza.